Collecchio Baseball Softball

Chi si occupa di squadre giovanili sogna sempre di fare il meglio possibile per i ragazzi della propria società. Durante la stagione agonistica c’è poco tempo per riflettere ma con l’autunno arriva anche il momento per pensare ed immaginare le cose “che sarebbe bello fare”. Capita quindi che nel torpore dei risvegli mattutini ci si cimenti in excursus visionari immaginando situazioni ideali per migliorare tutti gli aspetti organizzativi e tecnici di una ipotetica e perfetta società di baseball.

…….Ad esempio, sarebbe bello avere a disposizione un “guru” del baseball, un allenatore con un esperienza internazionale pluriscudettato che magari abbia anche allenato la nazionale maggiore, uno che appartenga alla storia del baseball italiano e che abbia maturato una pluridecennale esperienza anche nel settore giovanile; avere insomma uno che rappresenti un punto di riferimento sotto l’aspetto tecnico e didattico da poter affiancare ai nostri atleti e tecnici in modo da far crescere la qualità tecnica dei nostri ragazzi. Eh, sarebbe bello.

Sarebbe bello anche avere a disposizione un allenatore “giovane” emergente, che stia allenando una squadra di vertice che abbia magari vinto anche qualche titolo a livello nazionale, che sappia lavorare con i giovani e sappia trasmettere loro la passione per il baseball. Eh, sarebbe bello, si!

Sarebbe bello con essi organizzare una specie di accademia del baseball in cui far crescere atleti ed allenatori secondo un metodo ed un programma preciso ed efficace; una scuola che possa sfruttare il periodo invernale per curare nei particolari gli aspetti fondamentali del baseball in modo da correggere eventuali difetti e migliorarli fino al punto di riuscire ad ottenere il meglio che ciascun giocatore può raggiungere in base al proprio talento. Non solo ma avere due figure del genere significherebbe avere la possibilità di coinvolgere tutti gli allenatori, o aspiranti coach, in un progetto di crescita del settore tecnico della società! Caspita, che bello sarebbe!

Ma………un momento! Sveglia! A Collecchio opera da qualche tempo “un certo” Giulio Montanini! C’è anche l’allenatore della squadra maggiore che è arrivato alle semifinali del campionato di Seria A Federale e ha vinto la Coppa Italia, Meo Saccardi! Beh, ma allora ciò che si è immaginato può diventare realtà! E’ già realtà!

Si chiama “Progetto A.B.C.” dove l’acronimo rivela tutta l’ambizione del progetto, ovvero “Accademia del Baseball di Collecchio”. Sarà ambizioso ma con persone come Giulio e Meo non si può fare a meno di pensare in grande. Tutti conoscono Giulio per il glorioso passato da giocatore ed allenatore (vedi Germal degli anno ’70, ma non solo) ed il presente come vero e proprio punto di riferimento del baseball italiano. Meo Saccardi è tra i migliori tecnici italiani reduce da un’ottima stagione con il Collecchio ai vertici della Serie A Federale.

L’idea dell’Accademia è stata promossa proprio da quest’ultimo individuando in essa una duplice valenza:

1. Per i ragazzi: sfruttare i mesi di off-season (Ottobre, Novembre, Dicembre) per migliorare i fondamentali di gioco come il Tiro, la Presa, lo Swing e la Corsa. Generalmente durante la stagione è difficile dedicare il tempo necessario al lavoro individuale sui fondamentali. Altro obiettivo, non meno importante, è quello di valutare e monitorare i progressi dei ragazzi.

2. Per i Tecnici: condividere un metodo di lavoro con tutti i tecnici del Collecchio Baseball, da portare avanti durante la stagione

Il progetto ha preso quindi il via a metà ottobre coinvolgendo, in questo primo step, i ragazzi Under 15, Under 18,  tutti i coach delle giovanili baseball collecchiesi ed alcuni dei giocatori della serie A più “esperti” nel ruolo di assistant coach.

Grande entusiasmo da parte di tutti i soggetti coinvolti con il risultato di una partecipazione totale degli atleti e degli allenatori che ogni giovedì e sabato continueranno a frequentare, per circa due mesi, le sedute di allenamento tese a sviluppare principalmente i seguenti punti:

  • Regole di comportamento: puntualità, partecipazione, abbigliamento, rispetto per gli allenatori, per i compagni e per le attrezzature di gioco
  • Lavoro atletico: coordinazione, agilità, forza
  • Fondamentali di gioco: tiro, presa, battuta, corsa
  • Regole di gioco
  • Esercitazioni specifiche per ruolo: lanciatori, interni, esterni, ricevitori
  • Visione di video particolarmente significativi sui punti precedenti
  • Valutazione dei ragazzi nell’ottica di monitorare i progressi e la crescita

Verranno inoltre eseguiti dei Test atletici (corsa, agilità, tiro) e tecnici, quindi registrati i dati in schede individuali per monitorare i progressi di ciascun ragazzo.

Le attività svolte nell’ambito del progetto avranno una proficua ricaduta anche sulla categoria ragazzi per tramite dei coach che applicheranno alle sedute di allenamento degli Under 12, con i dovuti adattamenti relativi all’età, quanto appreso in questa fase.

Con quest’ultima iniziativa si consolida la volontà da parte della società di innovare e valorizzare il settore giovanile.